E’ da poco iniziata la scuola e per alcuni il primo giorno rappresenta un vero e proprio momento di passaggio, penso ad esempio ai piccoli studenti che hanno da poco intrapreso il loro cammino in prima elementare e che passeranno da un ambiente percepito come prevalentemente ludico, quello della scuola dell’infanzia, ad un altro nel quale potrebbero avvertire delle pressioni legate alle nuove richieste e al contesto che rischia talvolta di essere vissuto come maggiormente prestazionale.

Capita infatti, a volte, che le famiglie o i conoscenti – senza nessuna cattiva intenzione o consapevolezza – possano veicolare aspettative o inquietudine ai bimbi, in alcune occasioni, per esempio, un giovane alunno in procinto di iniziare la scuola primaria si sarà sentito dire: “Adesso imparerai a scrivere, a leggere, a contare…”, accanto all’entusiasmo per le novità, potrebbe provare un po’ di agitazione per questo nuovo compito, interrogandosi se ne sarà capace. Inoltre, a questo cambiamento, spesso se ne sovrappongono altri: troveranno nuovi adulti di riferimento, tutti da conoscere e magari avranno intorno solo poche facce note e rassicuranti, per il resto una comitiva di compagne e compagni da scoprire, con i quali creare nuove relazioni e amicizie ma inevitabilmente nasceranno anche i primi piccoli conflitti.

Tutto questo basta a rendere l’idea di quale eccezionale momento vivano i nostri bambini in questa fase, e quanto esso possa rappresentare un passaggio delicato, questo tenerissimo albo illustrato accompagna i piccoli attraverso i dubbi di un pettirosso, il quale proprio come i suoi amici sui banchi di scuola, è alle prese con una sfida cruciale: trovare il coraggio per lanciarsi dal suo nido e imparare a volare.

I giovani (e non solo) lettori seguiranno le riflessioni del pettirosso il quale scoprirà che cambiando il punto di vista si riesce ad affrontare qualsiasi paura.

L’augurio a tutti noi adulti che a vario titolo concorriamo alla crescita e all’educazione dei bambini, è quello di posare sulle loro vite uno sguardo attento ma mai invadente, capace di incoraggiarne il volo senza giudicarlo, in grado di sostenerli quando sembrerà tutto buio e complicato ma di lasciarli andare perché la vita li aspetta fuori dal nido.