L’autore, ex magistrato, con questo veloce e gradevole romanzo ci regala qualche ora di lettura appassionata, infatti si realizza subito che il maresciallo Fenoglio, carabiniere sui generis protagonista delle indagini, ci terrà incollati alle pagine e ci condurrà in riflessioni che vanno ben oltre la disanima della scena di un crimine.
L’investigatore si trova ad indagare su un caso di omicidio che sembra già risolto a poche ore dal rinvenimento del cadavere: c’è la zelante testimone che fornisce subito i primi solidi indizi su un sospetto, poco dopo viene trovata l’arma del delitto, immediatamente viene fermato il presunto colpevole, insomma l’evoluzione auspicata da qualsiasi rappresentante della legge per i propri casi.
Eppure Fenoglio continua a riflettere e ci invita a dubitare delle nostre certezze, ci suggerisce di cercare elementi di contraddizione nei nostri ragionamenti proprio quando le evidenze a disposizione sembrano fornirci una verità inscalfibile.
Questa attitudine, nella vita e in terapia, è tanto preziosa quanto complicata da coltivare, ci spinge infatti ad uscire da una zona di confort per interrogarci proprio quando tutto sembra chiaro, evidente, risolto.
Il protagonista ci insegna ad osservare, ci mostra la saggezza del silenzio, ci incoraggia a non scegliere la via semplice e soprattutto a non innamorarci delle nostre ipotesi, questa modalità di guardare al lavoro, ma anche alla vita stessa, ci stimola a rifuggire la rigidità, ad avere il coraggio di interrogarci sulle posizioni che assumiamo e ad accogliere ciò che è più distante da noi.
Un altro aspetto molto apprezzabile di questo breve romanzo è la delicatezza con cui Fenoglio guarda alla sua indagine, ce la racconta come una storia scritta da un romanziere, per l’autore bisogna partire dagli elementi di cui si dispone per costruire un racconto plausibile, interrogandosi e assumendo anche il punto di vista opposto all’evidenza, per confermare l’idea oppure per verificarne la sua infondatezza; sarebbe bello riuscire a portare questo sguardo rispettoso e attento nella professione e nella vita, incrociando le vite degli altri con la meraviglia che ogni storia ,in quanto unica, merita.